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Un architetto che ebbe anima d’artista

Un architetto che ebbe anima d’artista

Un architetto che ebbe anima d’artista

Nella suggestiva cornice di Piazza Ponte a Ruoti, alla presenza del Sindaco di Ruoti Anna Maria Scalise, del Prefetto di Sondrio, originario di Ruoti, Salvatore Pasquariello, dell’Assessore alla Cultura del Comune di Potenza, Stefania D’Ottavio, e del Sindaco di Picerno, Giovanni Lettieri, si è tenuta la presentazione del volume “Un Architetto che ebbe animo d’Artista. Giuseppe Pisanti Ruoti 1826 – Napoli 1913”.

L’iniziativa è stata promossa dall’Associazione Giovanile Culturale Recupero Tradizioni Ruotesi.  Il volume, edito grazie al contributo finanziario della neo cittadina onoraria di Ruoti Maria Luisa Troiano, che vive a Philadelphia (USA), ha visto il grande impegno dei due architetti, autori del libro, Piercarlo Crachi e Cristiana Coscarella.

«L’eredità che ci lascia Pisanti è un’eredità ancora tangibile, di cui possiamo apprezzare la qualità e la rilevanza in numerosi lavori e con questa giornata commemorativa, abbiamo voluto rendere omaggio all’architetto Pisanti mediante l’annullo filatelico celebrativo, ad un uomo con mente e cuore pieni di un sogno di arte, un uomo che va ad arricchire per la nostra comunità l’albo d’oro delle personalità, dando prestigio alla nostra Ruoti» ha affermato il Sindaco Scalise.

Bellezza, Umanità, Umiltà, Nobile Semplicità, Genio, queste sono state le parole più usate per descrivere la figura del Pisanti dai diversi relatori: Antonio Bixio dell’università di Basilicata, Don Luca Perri direttore dell’Ufficio liturgico diocesano e parroco della Cattedrale Santa Maria Assunta di Cosenza e, uno dei due autori Cristiana Coscarella.

«Abbiamo pensato e organizzato una serata che valorizzasse la figura di Giuseppe Pisanti, uno degli ultimi architetti a Napoli trovatosi con le sue opere a cavallo tra l’’800 e il’900 – ha dichiarato Felice Faraone, Presidente dall’Associazione Giovanile Culturale Recupero Tradizioni Ruotesi – Abbiamo voluto tracciare, in questa serata, un filo identitario che includesse la storia artistica lucana dell’architetto Pisanti, invitando oltre alle autorità comunali di Ruoti, quale paese natìo, anche l’amministrazione di Picerno e di Potenza, proprio per ricordare le sue opere architettoniche dei due luoghi».

«A Picerno, Pisanti ha realizzato, in piazza, Palazzo Mancino e lavorato al restauro della Chiesa Madre con il rifacimento del campanile e la realizzazione di un ponticello sulla fiumara. Potenza invece ha visto nascere una delle opere più belle del capoluogo lucano, il Teatro Stabile, cui ha lavorato unitamente al suo allievo.
Di Pisanti è  anche l’edificazione di Palazzo Branca, con la cappella gentilizia di famiglia» – ha affermato Faraone.

Abbiamo pensato e organizzato una serata che valorizzasse la figura di Giuseppe Pisanti, uno degli ultimi architetti a Napoli trovatosi con le sue opere a cavallo tra l’’800 e il’900.
Felice Farone

Per questa manifestazione è stato realizzato l’annullo filatelico a cura di Poste Italiane, il cui bozzetto del timbro e cartolina sono stati realizzati dal pittore ruotese Luigi Sinisgalli, mentre per la seconda giornata che ha avuto luogo a Picerno è stata apposta una targa in memoria del Pisanti, realizzatore del Palazzo Mancini, sede della Sala Consiliare del Comune.

Ma i tributi all’eminente architetto non finiscono qui. Nel 2022 in occasione dei festeggiamenti per gli ottocento anni dall’inaugurazione della cattedrale di Cosenza, di cui Pisanti ne ha curato la restaurazione, ci sarà un omaggio a quell’uomo capace di «sentire alto».

Giuseppina Paterna (Il Lucano)

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